Acquisto Prima Casa: Contributi a fondo perduto e mutui a tassi agevolati

Acquisto Prima Casa: Contributi a fondo perduto e mutui a tassi agevolati

Agevolazioni economiche casa

L’articolo è aggiornato al 13 Febbraio 2019

Torniamo a parlare di prima casa e lo facciamo questa volta sul piano sociale, ci siamo quindi chiesti “quali convenzioni sono presenti sul territorio italiano che agevolano l’acquisto della prima casa?”.

Cercando abbiamo trovato risposta nelle iniziative che sono state promosse da parte di alcuni comuni, province o regioni italiane, il cui intento è mirato ad aiutare i cittadini proprio nell’acquisto della prima casa.

Possiamo classificare in due tipologie le iniziative proposte dai comuni e/o province, alcune prevedono direttamente la concessione di fondi perduti per l’acquisto della prima casa, altre invece prevedono delle convenzioni con banche e istituti di credito per l’erogazione di mutui a tassi agevolati.

Scopriamole quindi insieme analizzando cosa viene offerto e da chi, se sono presenti dei requisiti da soddisfare e dove reperire i metodi per aderire a queste agevolazioni.

 

ACQUISTO PRIMA CASA CON CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Provincia Autonoma di Bolzano: concede un contributo a fondo perduto, da non restituire ed erogato in un’unica soluzione, per l’acquisto della prima casa a famiglie e singoli cittadini che sono in possesso di alcuni requisiti che riguardano il reddito e il patrimonio, le proprietà immobiliari dei richiedenti stessi e quelle dei familiari (genitori/suoceri/figli). Il reddito dei richiedenti deve rientrare in una delle quattro fasce di reddito e deve essere raggiunto un punteggio minimo di 20 punti oltre ad un reddito minimo. Sul sito dell’Amministrazione di Bolzano è riportata la tabella con gli scaglioni secondo i quali vengono calcolati i requisiti e le modalità su come richiedere questo contributo a fondo perduto.

Comune di Schio in Provincia di Vicenza: in collaborazione con alcune banche del territorio, ha deciso di aiutare i cittadini per l’acquisto della prima casa tramite un contributo a fondo perduto avente un valore massimo di 1.850€ annui per un periodo massimo di sette anni. I requisiti da rispettare sono relativi a età (tra i 18 e i 55 anni), residenza nel comune di Schio da almeno 5 anni, non essere proprietario, non aver già beneficiato di altri contributi o finanziamenti pubblici, stipulato un mutuo ipotecario presso una delle Banche convenzionate tra i 50.000€ e i 120.000€ il cui valore dell’immobile non supera i 190.000€ e infine un indicatore ISEE non superiore ai 35.000€. Per maggiori informazioni su come aderire rimandiamo al sito del Comune di Schio.

Provincia autonoma di Trento: il contributo a fondo perduto pari a 15.000€ viene concesso se le persone, residenti in Trentino di età non superiore ai 55 anni, hanno acquistato da gennaio 2018 la prima casa ad un prezzo di almeno 75.000€ e contestualmente hanno attivato una pensione complementare. Requisito obbligatorio che i beneficiari dovranno versare per i dieci anni successivi a quello di ricezione del contributo una quota di minimo 300€ a un fondo pensionistico, in qualità di pensione integrativa. Le domande possono essere presentate, se rispettati i requisiti indicati, dal 2 maggio al 31 dicembre 2018. Per maggiori informazioni su come aderire rimandiamo al sito del quotidiano online della provincia autonoma di Trento.

 

EROGAZIONE DI MUTUI PER LA PRIMA CASA AGEVOLATI

Provincia di Treviso: ha attivato uno sportello che si occupa di fornire ai cittadini indicazioni in merito alle convenzioni che sono state stipulate dalla provincia con le banche e gli istituti di credito per agevolare l’acquisto della prima casa. Con dieci banche del territorio ha promosso l’iniziativa “Convenzione Mutui Prima Casa” e con diciassette istituti di credito una convenzione mirata a sostenere le famiglie nell’ottenimento di finanziamenti per lavori di piccola manutenzione da eseguire sulla prima casa a condizioni agevolate. Per maggiori informazioni consultare il sito della Provincia di Treviso.

Provincia di Rovigo: sottoscritta una convenzione con gli istituti di credito che favorisce l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa per i cittadini residenti nella provincia. E’ stato inoltre istituito uno Sportello Mutui Prima Casa gestito dall’Amministrazione Provinciale che ha il compito di informare in maniera esaustiva tutti i prodotti inseriti nella convenzione e aiutare quindi i residenti a reperire maggiori informazioni di carattere economico e giuridico per l’acquisto della prima casa. Per maggiori informazioni consultare il sito della Provincia di Rovigo.

Regione Sardegna: concede contributi finalizzati a sostenere l’acquisto della prima casa tramite mutui agevolati aventi un valore massimo di 120.000€. Il contributo permette di beneficiare di una riduzione del tasso di interesse applicato al mutuo, per 13 anni per i mutui con scadenza 25/30 anni, per 10 anni per i mutui con scadenza 15/20 anni e infine per 7 anni per i mutui decennali. I requisiti per poter accedere a questa agevolazione per l’acquisto della prima casa sono principalmente sei quali, reddito familiare inferiore ai 46.063,90€, cittadinanza europea ed extra europea con permesso di soggiorno in regola, aver dimorato in Sardegna per 5 anni con residenza anagrafica, residenza o attività lavorativa nel comune in cui ha sede la richiesta, non essere già proprietario di altri immobili su territorio sardo e infine non aver già beneficiato di agevolazioni pubbliche. Sul sito Sardegna Contributi sono indicati altri parametri che vanno rispettati e le modalità su come richiedere questo tipo di agevolazione sui tassi di interesse dei mutui prima casa.

Regione Alto Adige: tramite il modello Bausparen attivo dal 2015 la Giunta provinciale ha messo a disposizione una nuova forma di accesso al credito agevolato, ossia tramite l’iscrizione a un fondo pensionistico si ha la possibilità di accedere a un mutuo agevolato per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa con un tasso fisso che dal 1 marzo 2019 scende dall’1,5% all’1% avente una durata massima di 20 anni. Sul sito Alto Adige Innovazione è indicato il nuovo ente pubblico che è stato incarico della gestione delle domande e qualche informazione aggiuntiva sul modello introdotto.