Svolgi lavori in casa? Occhio c’è l’orario di silenzio!
Negli ultimi anni si è tornati a mostrare interesse in campo di ristrutturazione edilizia, in particolare grazie alle agevolazioni introdotte dai governi per rilanciare il settore immobiliare.
Oggi sono molte le famiglie che hanno deciso di ristrutturare la propria casa, ma chi si appresta a svolgere tali lavori è al corrente dei rumori che può causare e di conseguenza della lite di vicinato che può scatenare?
Prima di iniziare qualsiasi intervento di ristrutturazione, è bene quindi informarsi sugli orari e quali giorni della settimana è possibile eseguire lavori che provocano rumori, perchè potrebbero disturbare il condominio in cui si abita o la quiete pubblica. Tale indicazione può essere trovata nel regolamento di condominio, se specificato, e a prescindere vanno rispettati gli orari di silenzio indicati nei regolamenti della polizia urbana del proprio comune di appartenenza.
Il regolamento di condominio, può aumentare o confermare gli orari di silenzio, ma non può permettere tollerabilità oltre agli orari disposti dal comune di appartenenza. L’amministratore può essere coinvolto e chiamato a intervenire solo se il regolamento di condominio prevede norme specifiche sul rumore e non negli altri casi, in quanto quest’ultimo non è garante della legge, ma bensì la polizia urbana.
La normativa si può differenziare da comune a comune, possono quindi venir indicate fasce orarie di silenzio diverse in base al comune in cui si risiede. Ne riportiamo qualcuno delle principali città italiane:
- Milano: è vietato produrre rumori di forte intensità e disturbo dalle 19.00 alle 7.00 nel periodo autunnale-invernale, da Maggio a Settembre l’orario cambia diventando dalle 20.00 alle 6.00;
- Roma: dalle ore 23 alle ore 8 i suoni non dovranno essere percepibili dalle abitazioni vicine;
- Napoli: non è consentito produrre suoni e rumori che possono essere uditi all’esterno tra le 24.00 e le 08.00;
- Torino: non può essere prodotto inquinamento acustico dalle 22.00 alle ore 6.00, nei cortili e nelle aree scoperte delle abitazioni private, il regolamento di condominio può disporre limitazioni al diritto di cui sopra, all’interno delle fasce orarie 8.00-10.00; 13.00-15.00; 22.00-8.00. Nelle abitazioni private non è consentito far funzionare apparecchiature fonti di molestie e disturbi, ma non si applica nella circostanza della esecuzione di lavori di ristrutturazione di locali, a qualunque scopo destinati, situati in fabbricati di civile abitazione, purché siano adottati tutti gli accorgimenti e tutte le cautele per contenere il disturbo e non siano comunque effettuati prima delle ore 8.00 e dopo le ore 20.00 nei giorni feriali e prima delle ore 10.00, fra le ore 12.00 e le ore 15.00 e dopo le ore 20.00 nei giorni festivi.
La condotta dei vicini particolarmente fastidiosi può dunque sfociare in un reato ed essere oggetto di un procedimento penale. Però solo quando il rumore viene percepito da tutto il circondato scatta il reato di disturbo del riposo delle persone ed è possibile chiamare la polizia. Quando il rumore rimane circoscritto al vicino di sopra o adiacente non vi è reato, tuttavia per segnalazione è possibile redigere una lettera di diffida per l’interruzione dei rumori molesti e in caso di indifferenza intraprendere una causa civile con richiesta di risarcimento.
Pertanto, volete iniziare a ristrutturare casa? Occhio agli orari di silenzio e all’utilizzo del buon senso!